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giovedì 30 agosto 2012

Recensione de "Il razzismo spiegato a mia figlia".

Autore: Tahar Ben Jelloun

Ho letto questo libro, sia in lingua francese che in lingua italiana, con molto interesse in preparazione dell'esame di maturità poiché poteva risultare un valido ampliamento alla mia tesina trattante, per l'appunto, il razzismo.

Il libro si presenta semplice, efficace e adatto ad ogni età.
L'autore fu colto di sorpresa dalle innumerevoli domande che un giorno, dopo una manifestazione alla quale presero parte lui e sua figlia, quest'ultima gli pose. Questo si presentò uno spunto valido per la stesura di un libro, nel quale colmava le curiosità di sua figlia e di numerosi lettori.
Tahar spiega che nessuno nasce razzista, ma tutti possono diventarlo. Tutto varia secondo l'educazione che una persona riceve, e dall'ambiente in cui si cresce.
Il razzismo non è giusto, non è ragionevole. Il razzismo è ignoranza e paura, scaturita da qualcuno diverso da noi.
L'uomo che ha pregiudizi giudica l'altro ancor prima di conoscerlo. Lo allontana, perché si sente minacciato.

Purtroppo il razzista non sa che non esistono "razze" ma etnie, e che queste non possono e non sono pure.
Questo è dovuto alle antiche invasioni e colonizzazioni.

Nessuno ha il diritto di credere che esista un'etnia superiore, siamo tutti uomini, stesse gambe, stesse braccia, stessi polmoni e così via.
Ci distinguono ideologie, pensieri, cultura e tradizioni, ma non è un male. Scoprire di più sul prossimo, accettarlo, apprezzarlo nella sua "diversità" non può altro che giovare alla nostra persona.


Consiglio vivamente la lettura di questo libro, veramente un ottimo lavoro caro Signor Belloun! :D

Ale

" Certi libri sembrano scritti non perché da essi si impari qualcosa, ma perché si sappia che l'autore sapeva qualcosa. " Johann Wolfang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)


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